Gli alberi, le piante in generale, hanno avuto da sempre un utilizzo sia pratico che spirituale: gli uomini immaginavano che fossero abitate da spiriti, che avessero dei poteri straordinari; sentivano che erano “sacre”. Il Nocciòlo (Corylus avellana) è sicuramente tra le essenze arbustive più cariche di simbolismi e racconti. Il significato del suo nome scientico deriva dal greco “korus”, cioè “elmo” infatti il frutto del nocciolo è coperto da una cuffia vegetale che somiglia molto ad un elmetto; avellana, è invece l’indicazione geografica (Avellino) dove, fin dall’epoca romana il Nocciòlo era molto diffuso.
Come tutte le piante che danno frutti rotondi è legato al simbolismo della fertilità, della fecondità; per altri, il suo frutto è anche portatore di saggezza e conoscenza. Anche il legno del nocciolo è considerato pieno di poteri: un ramo biforcuto di nocciolo veniva usato dai rabdomanti per cercare l’acqua, ma anche eventuali tesori o preziosi sepolti sottoterra. Si narra che in ogni arbusto di nocciolo cresca fra gli altri giovani ramoscelli anche quella che diverrà poi una vera e propria bacchetta magica.
Una delle leggende che circonda l’aura magica di questa pianta riguarda la Madonna. Un giorno la Madonna si era recata nel bosco per cercare delle fragoline. Passeggiava serena tra gli alberi ed il sole quando avvertì dietro di sé un rumore che la insospettì: voltasi all’indietro vide una grande vipera che la stava seguendo con intenzioni minacciose. Ella si mise a correre disperatamente cercando in ogni dove un rifugio. Ma gli alberi rimanevano immobili nella loro imponenza e tutt’intorno regnava solo un indifferente silenzio. La vipera guadagnava terreno ed era ormai prossima a raggiungere la sua vittima quando, un nocciolo che si trovava lungo il sentiero spalancò la sua schiera di rami e fece entrare la Madonna al suo interno. Subito dopo si chiuse su se stesso come in un abbraccio. La vipera passò davanti al nocciolo senza fermarsi e proseguì per la sua strada. Il nocciolo in questo modo salvò la vita della sua ospite e da quel giorno divenne un arbusto sacro e dedicato alla Madonna.